Bando Patrimonio Impresa Regione Lombardia
Si segnala che vi sono ancora risorse disponibili per PMI con sede in Lombardia, che intendano fruire dell’agevolazione, attiva ormai dal giorno 8 luglio 2021.
Si segnala che vi sono ancora risorse disponibili per PMI con sede in Lombardia, che intendano fruire dell’agevolazione, attiva ormai dal giorno 8 luglio 2021.
La misura è finalizzata a sostenere le PMI lombarde che vogliono rafforzare la propria struttura patrimoniale e che intendano investire sul proprio sviluppo e rilancio.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 15 febbraio 2021 il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 28 dicembre 2020 che dà attuazione agli incentivi previsti dal Decreto Rilancio (DL n. 34/20, articolo 38, c. 7) per le persone fisiche che investono in Start up e Pmi innovative.
Regione Lombardia, allo scopo di creare occasioni di incontro tra imprenditori italiani ed esteri e attrarre potenziali investitori esteri, sostiene, attraverso un’agevolazione a fondo perduto, la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese alle manifestazioni fieristiche di livello internazionale che si svolgono in Lombardia. La versione aggiornata del bando, con nuove modalità operative e requisiti di ammissibilità, si applica a tutte le domande presentate dal 15 settembre 2020.
Nuovi finanziamenti fino a € 500.000 assistiti dal fondo di garanzia pubblica gratuita di cui alla L. 662/96 per le micro, piccole, medie imprese e per le start up, operanti in qualunque settore di attività, per investimenti materiali, immateriali, scorte e liquidità.
Beneficiari: micro, piccole e medie imprese, e start up anche con meno di 3 bilanci depositati.
Spese ammesse: terreni, fabbricati, macchinari, impianti, attrezzature, arredi, automezzi, tecnologia digitale, beni immateriali, scorte, capitale circolante e liquidità.
Massimale finanziamento: € 500.000 per imprese con almeno 3 bilanci depositati, € 300.000 per start up con meno di 2 bilanci depositati.
Finanziamento erogato: 100% del totale del progetto di investimento alle imprese con almeno 3 bilanci, 80% del totale del progetto di investimento con richiesta di disponibilità di mezzi propri pari al 20% alle nuove imprese.
Durata del finanziamento: sette anni per investimenti materiali e immateriali; due anni per liquidità e scorte.
Domande: a sportello.
Su PMI.it un approfondimento a firma della Dott.ssa Tatiana Lupo sull’ampliamento dell’obbligo di nomina dell’organo di controllo o revisore nelle Srl: termini e modalità di applicazione delle nuove regole.
Il D.Lgs. n. 14 del 12.1.2019, pubblicato sulla G.U. n. 38 del 14.2.2019, introduce nel nostro ordinamento il nuovo “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” che estende, per le società a responsabilità limitata, l’ambito di applicazione dei controlli societari ampliando i casi in cui è obbligatoria la nomina dell’organo di controllo o del revisore.
In particolare, l’art. 379 del D.Lgs. 14/2019 modifica la lettera c) dell’art. 2477 del codice civile, prevedendo che la nomina dell’organo di controllo o del revisore è obbligatoria se la società ha superato per due esercizi consecutivi almeno uno dei seguenti limiti:
Rispetto alla norma previgente, l’obbligo di nomina scatta al superamento, per due esercizi consecutivi, di uno solo dei tre parametri di riferimento (in precedenza erano due), peraltro significativamente ridotti.
Ante Riforma | Post Riforma | |
Parametri | Per 2 esercizi consecutivi superamento di 2 dei 3 limiti |
Per 2 esercizi consecutivi superamento di 1 dei 3 limiti |
Attivo Stato Patrimoniale |
4.400.000 | 2.000.000 |
Ricavi vendite e prestazioni |
8.800.000 | 2.000.000 |
Dipendenti occupati in media nell’esercizio |
50 unità | 10 unità |
L’obbligo di nomina cessa quando, per tre esercizi consecutivi (e non più per due), non viene superato alcuno dei suddetti limiti.
Quanto alla decorrenza delle nuove regole, l’art. 379 del D.Lgs. 14/2019, prevede che le Srl costituite alla data del 16 marzo 2019 (data di entrata in vigore della norma), qualora ricorrano i presupposti, devono provvedere alla nomina dell’organo di controllo o del revisore e, se necessario, adeguare l’atto costitutivo e lo statuto alle nuove disposizioni, entro i 9 mesi successivi, ossia entro il 16 dicembre 2019.
L’adeguamento dello statuto si rende necessario, ad esempio, quando lo stesso non contiene alcuna previsione in tema di controlli, oppure quando prevede la nomina obbligatoria dell’organo di controllo in caso di superamento dei limiti di cui all’art. 2435-bis del c.c. (che connotano, se superati, le società tenute alla redazione del bilancio in forma estesa) e non rinvia invece all’art. 2477 c.c. oggetto della recente modifica.
In sede di prima applicazione delle nuove regole, per espressa previsione normativa, gli esercizi cui fare riferimento ai fini della verifica del superamento dei parametri sono i due esercizi antecedenti la scadenza del 16 dicembre 2019, pertanto, il 2017 e il 2018.
Di conseguenza, le Srl che nel 2017 e nel 2018 hanno superato i nuovi limiti, sono tenute a nominare l’organo di controllo o il revisore ed, eventualmente, ad adeguare l’atto costitutivo e lo statuto, entro il prossimo 16 dicembre.
Poiché, così facendo, l’organo di controllo o revisore nominato a fine 2019, non avrebbe i tempi tecnici per formarsi un’adeguata conoscenza dell’impresa e pianificare i lavori di revisione sul bilancio 2019, da certificare entro il successivo mese di aprile 2020, è consigliabile che le società interessate provvedano all’adeguamento dello statuto e alla nomina dell’organo di controllo o del revisore già in sede di approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, quindi, entro il mese di aprile.
Una volta a regime, invece, l’art. 2477 c.c. prevede che la nomina debba avvenire entro il termine di 30 giorni dall’assemblea che approva il bilancio in cui vengono superati i limiti previsti dalla norma.
Per evitare di adeguarsi alle nuove disposizioni, le Srl che superano i nuovi limiti potrebbero decidere di deliberare una trasformazione regressiva da società di capitali a società di persone, valutando con attenzione il diverso regime di responsabilità a cui andrebbero incontro i soci.
L’articolo è disponibile anche al presente link.
Domande: fino a esaurimento fondi e comunque entro e non oltre le ore 12.00 del 31 dicembre 2019.
Il Ministero dello Sviluppo Economico riconosce alle imprese che decidono di quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione Europea, un credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza sostenute, fino a un massimo di 500.000 euro.
Beneficiari: possono beneficiare dell’agevolazione le PMI costituite e regolarmente iscritte al registro delle imprese alla data di presentazione della domanda, che operano nei settori economici previsti dal regolamento di esenzione e che sostengono, a decorrere dal 1° gennaio 2018, costi di consulenza allo scopo di ottenere, entro il 31 dicembre 2020, l’ammissione alla quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.
Domande: presentazione di apposita istanza, in via telematica, nel periodo compreso tra il 1° ottobre dell’anno in cui è stata ottenuta la quotazione e il 31 marzo dell’anno successivo.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il seguente link.
Restiamo a disposizione per ulteriori approfondimenti in merito e per valutare le opportunità di accesso all’agevolazione.
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 54 del 6/03/2018 il decreto interministeriale 22/12/2017 che individua i criteri e le modalità di funzionamento del Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica.
Il Fondo, gestito da Invitalia, consente a PMI, grandi imprese e Energy Service Company di accedere a garanzie e finanziamenti agevolati per il sostegno di progetti di efficientamento energetico, per l’installazione o il potenziamento di reti o impianti per il teleriscaldamento o teleraffrescamento.
La domanda di agevolazione deve essere presentata prima dell’inizio dei lavori di realizzazione dell’intervento secondo gli schemi e le modalità proposti da Invitalia entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto interministeriale.
Restiamo a disposizione per ulteriori approfondimenti in merito e per valutare le opportunità di accesso all’agevolazione.
A partire dalle ore 10.00 del prossimo 30 gennaio e fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018 sarà possibile presentare domanda di accesso all’agevolazione “voucher digitalizzazione”.
Dallo scorso 15 gennaio è già possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda di accesso.
Per avere maggiori informazioni, è possibile consultare il seguente link.
Per ulteriori approfondimenti in merito e per valutare le opportunità di accesso all’agevolazione vi invitiamo a contattare lo Studio.
Contatti
Newsletter