Come affrontare una verifica fiscale?
Nel mese di maggio, una società nostra cliente che opera principalmente all’estero, è stata oggetto di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate, per l’anno d’imposta 2015.
L’attività di controllo era mirata alla verifica delle seguenti voci:
- costi black list;
- operazioni intercompany e relativi contratti di cost sharing con la holding (la società è parte di un gruppo);
- fondo svalutazione crediti tassato, corretto trattamento contabile e fiscale degli stanziamenti per singola posizione e relativi utilizzi.
Il lavoro dei verificatori, puntuale e approfondito, si è concluso in breve tempo e senza alcun rilievo, per le seguenti ragioni:
- tempestività con cui i documenti richiesti sono stati messi a disposizione dei verificatori, tramite una data-room apppositamente creata nella nostra piattaforma di condivisione documentale;
- documentazione chiara, completa e ordinata a supporto dei costi black-list sostenuti (circa € 2.000.000), per i quali sono state fornite tutte le esimenti richieste dalla normativa all’epoca vigente;
- presenza di tutti i contratti a supporto delle operazioni intercompany e coerenza degli importi iscritti a bilancio con le previsioni contrattuali.
Questo dimostra, ancora una volta, come la raccolta e conservazione ordinata dei documenti sia un aspetto imprescindibile, così come una buona organizzazione interna è un importante “biglietto da visita” anche nei confronti dell’Amministrazione finanziaria.
In ultimo, ma non meno rilevante, riteniamo giusto evidenziare la correttezza dei verificatori nello svolgimento dei loro compiti e l’ottimo clima di collaborazione reciproca.
Come sempre dovrebbe essere.