Gestione Separata INPS, aggiornate le aliquote per il 2021
L’Inps, con la Circolare n. 12 del 05.02.2021, ha reso noto le aliquote contributive da applicare per l’anno 2021 agli iscritti alla Gestione Separata Inps.
Collaboratori e figure assimilate:
- per i soggetti iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata (quali ad esempio i collaboratori coordinati e continuativi, i soci di società a responsabilità limitata che percepiscono compenso in qualità di amministratori, ecc.) l’aliquota contributiva e di computo viene stabilita al 33%;
- per i collaboratori, gli assegnisti e i dottorandi di ricerca con borsa di studio, i titolari degli uffici di amministrazione, i sindaci e revisori, iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata, non pensionati e privi di partita Iva, è dovuta un’aliquota contributiva aggiuntiva pari allo 0,51%.
La Circolare 12/2021 ha precisato che tali aliquote si aggiungono a quelle già attualmente in vigore, pari allo:
- 0,50% (utile per il finanziamento dell’onere derivante dalla estensione della tutela relativa alla maternità, agli assegni per il nucleo familiare e alla malattia, anche in caso di non degenza ospedaliera);
- 0,22% disposta dall’art. 7 del D.M. 12.07.2007.
Per i soggetti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie, l’aliquota per il 2021 è stabilita al 24%.
Professionisti:
- per i lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale a fini Iva, iscritti alla gestione separata Inps e che non risultano iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria e che non siano pensionati, l’aliquota contributiva è stabilita nella misura del 25%;
- non è stato modificato invece quanto previsto in merito all’ulteriore aliquota contributiva pari allo 0,72% (tutela relativa alla maternità, agli assegni per il nucleo familiare, alla degenza ospedaliera, alla malattia ed al congedo parentale);
- la Legge di Stabilità 2021 ha disposto un aumento dell’aliquota pari allo 0,26% per l’anno 2021 e pari allo 0,51% per l’anno 2022 e l’anno 2023. Il contributo è a carico del lavoratore autonomo ed è finalizzato a far fronte agli oneri derivanti dall’istituzione dell’Iscro, l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa.
Per i soggetti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie l’aliquota per il 2021 è stabilita al 24%.
Pertanto, le aliquote dovute per la contribuzione alla Gestione Separata per l’anno 2021 sono complessivamente fissate come segue:
Le aliquote di cui sopra si applicano facendo riferimento ai redditi conseguiti dagli iscritti alla Gestione Separata fino al raggiungimento del massimale di reddito che, per l’anno 2021, è stato fissato ad euro 103.055, mentre il reddito minimale per l’accredito contributivo ammonta ad euro 15.953.