Rivalutazione beni d’impresa anche con esercizio “a cavallo”: a quali condizioni

  • Studio Bertolli
  • 9 Ottobre 2020

Di seguito riportiamo l’articolo a firma del nostro Partner Dott. Davide Bertolli,  AIDC Milano, e del Dott. Simone Evangelista Componente Comitato di Redazione AIDC Nazionale , pubblicato da IPSOA in materia di rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni.

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Il decreto Agosto offre la possibilità di incrementare i patrimoni netti delle società mediante la rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni. Per effetto di una modifica apportata in sede di conversione, le imprese con esercizio non coincidente con l’anno solare possono eseguire la rivalutazione nel bilancio o rendiconto relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre 2019, se approvato successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del D.L. n. 104/2020, a condizione che i beni d’impresa e le partecipazioni risultino dal bilancio dell’esercizio precedente.

Negli ultimi anni il legislatore ha riproposto più volte il tema della rivalutazione dei beni d’impresa.
In questo periodo di emergenza epidemiologica, l’istituto della rivalutazione ha subito tre diverse evoluzioni normative:
– la prima introdotta in sede di conversione del decreto Liquidità (D.L. n. 23/2020) che ha previsto, mediante l’art. 6-bis, la rivalutazione gratuita per il settore alberghiero e termale;

[omissis]

L’articolo completo è disponibile qui.