Bonus affitti ed enti non commerciali: sull’immobile non abitativo serve una distinzione
Di seguito l’abstract dell’approfondimento a firma del Dott. Gianluigi Bertolli e del collega di Studio, Dott. Simone Evangelista, pubblicato da IPSOA, sul tema del credito d’imposta riconosciuto ad enti non commerciali, inclusi terzo settore ed enti religiosi civilmente riconosciuti, sui canoni di locazione relativi a immobili non abitativi.
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Il decreto Rilancio, approvato in via definitiva dal Senato, riconosce agli enti non commerciali, compresi quelli del terzo settore e agli enti religiosi civilmente riconosciuti, che svolgono attività istituzionale di interesse generale, un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione in relazione agli immobili non abitativi destinati allo svolgimento dell’attività istituzionale e commerciale eventualmente esercitata. La circolare n. 14/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate esclude l’applicazione dei parametri relativi al volume dei ricavi e alla riduzione del fatturato agli enti non profit che svolgono esclusivamente attività istituzionale. Il documento di prassi, inoltre, non cita tra le attività turistico ricettive, l’indicazione delle “case per ferie” che, peraltro, dovrebbero poter godere dell’agevolazione.
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