cabina di regia e consiglio nazionale del terzo settore

Il Codice del Terzo Settore: verso l’attuazione?

La cosiddetta riforma del Terzo Settore, che ha preso il via dal Dlgs 117/2017, è destinata a disciplinare integralmente il mondo del non profit che, secondo le ultime rilevazioni Istat, conta 336.275 istituzioni in cui lavorano 789 mila dipendenti e operano 5,5 milioni di volontari.

Nel complesso percorso di attuazione della riforma, si colloca la recente istituzione di due organismi, la Cabina di Regia e il Consiglio Nazionale del Terzo Settore.
Il primo, istituito con decreto del Presidente del Consiglio e dallo stesso presieduto, avrà essenzialmente compiti di monitoraggio dello stato di attuazione del Codice del Terzo settore e raccordo con le istituzioni interessate.

Il Consiglio nazionale del Terzo settore, invece, istituito con decreto del Ministero del Lavoro con compiti più specificamente consultivi, potrà essere chiamato ad esprime pareri sugli schemi di atti normativi che riguardano il Terzo settore e sulle modalità di utilizzo delle risorse finanziarie che in certe materie saranno obbligatori, anche se non vincolati.

Importante sottolineare che la compagine dell’organismo annovera rappresentanti designati dal Forum nazionale del Terzo settore (associazione di enti più rappresentativa sul territorio nazionale) e di svariate associazioni e autonomie locali del territorio nazionale.
Un recente significativo correttivo alla riforma è quello che ha istituito il Servizio Civile Universale, con una disciplina organica sul tema.

Il percorso di implementazione del Codice del Terzo Settore allo stato ha segnato una battuta di arresto, mancando ancora la promulgazione di parecchi decreti attuativi previsti dalla norma istitutiva, a partire dal Registro degli ETS, dalla cui istituzione dipende la decorrenza di alcuni importanti termini.

L’augurio è che il processo superi rapidamente questa fase di stallo e possa quindi fugare le attuali incertezze, dando risposta ai tanti operatori del settore.